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Greta Schödl. Il tempo non esiste. Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna a cura di Silvia Evangelisti e Valentina Rossi, Bologna, opening 25 gennaio 2024




Siamo lieti di comunicarvi che Greta Schödl sarà la protagonista dell’evento espositivo Il tempo non esiste, promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Il progetto esplora il processo artistico di Schödl e la sua capacità di esprimersi attraverso molteplici tecniche: il mosaico, il disegno, l'illustrazione, la scrittura, la pittura, la scultura e, non ultima, la performance. Una visione del mondo strettamente connessa alle proprie radici culturali e caratterizzata dall’esplorazione della dimensione domestica e femminile.


La mostra, curata da Silvia Evangelisti e Valentina Rossi, sarà aperta al pubblico gratuitamente dal 26 Gennaio al 17 Marzo 2024 presso Palazzo Paltroni (Via delle Donzelle 2, Bologna).


Il progetto espositivo si discosta da una tradizionale impostazione cronologica. Esplora infatti il processo artistico di Schödl e la sua capacità di esprimersi attraverso molteplici tecniche: il mosaico, il disegno, l'illustrazione, la scrittura, la pittura, la scultura e, non ultima, la performance. Uno dei temi trattati dalla mostra è l’esplorazione della dimensione domestica e femminile, intimamente collegata alla sfera personale dell’artista, che mette in atto una ricerca continua su oggetti di uso comune come lenzuola, tende, strofinacci, assi da stiro e dischi musicali. Alla loro giustapposizione emerge un'idea di lavoro domestico che non è da intendersi come segno di protesta politica, ma piuttosto come un recupero di pratiche strettamente connesse al fare femminile. Gli oggetti si prestano a un cambiamento di prospettiva: da comuni utensili si trasformano in fonte di nuova energia e significati radicati nella condizione femminile.

«Gli oggetti sono in grado di comunicare con noi. Ci avviciniamo a loro sia inconsciamente che consciamente, possiedono una memoria e un'energia composta da vibrazioni», commenta Greta Schödl. In questo periodo, la sua esperienza si intreccia, sia in termini ideologici che pratici, con quella di molte artiste che partecipano alla celebre mostra di Mirella Bentivoglio, Materializzazione del linguaggio del 1978, realizzata per la Biennale di Venezia. Un altro focus è sulla scrittura. È attraverso il gesto dello scrivere che, secondo l’artista, è possibile rielaborare e intrappolare la dinamica energetica degli oggetti. La scrittura riporta l’attenzione al nascosto, all’invisibile e conferisce nuova vita alle cose.


Una sezione della mostra è dedicata all’archivio dell’artista, con materiali che contestualizzano il suo lavoro in un periodo cruciale per l’arte italiana: gli anni Settanta, decennio caratterizzato da una profonda contaminazione tra arte e mobilitazione socio-politica collettiva. In questo contesto, a Bologna si svolgono due rilevanti eventi artistici: la mostra Metafisica del Quotidiano, curata da Franco Solmi nel 1978, alla quale Greta Schödl ha preso parte, e le celebri Settimane della Performance.


Attraverso documenti e fotografie, tra cui un nucleo di scatti del grande fotografo bolognese Nino Migliori, i visitatori avranno occasione di entrare a contatto anche con la pratica performativa di Greta Schödl, impegnata tra gli anni Settanta e Ottanta in tre storiche performance: Tubo (1978), Bidone (1978) e Straßenpoesie (1980), realizzate a Bologna e Basilea.


Queste performance saranno oggetto un reenactment, alla presenza dell’artista e di Nino Migliori, in collaborazione con degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, sabato 3 febbraio, alle re 12.30 in Piazza Maggiore a Bologna.


Il primo febbraio alle ore 10, l'artista e le curatrici, moderate da Fabiola Naldi, saranno presenti alla terza edizione del ciclo di incontri ARTalk CITY, coordinato da Maria Rita Bentini, nato per approfondire le poetiche di alcuni dei protagonisti dell'edizione 2024 di ART CITY Bologna. L’incontro si terrà nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti (via delle Belle arti 54).


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